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Sabato 18 Giugno 2016
La crisi ha imposto una rarefazione crescente dei fondi destinati alla cultura. Il clima di spending review ha però imposto un ripensamento delle imprese, delle istituzioni culturali, dei professionisti della cultura che trova nel dialogo, nella contaminazione dei campi e delle esperienze sempre nel rispetto delle specificità e nel reciproco scambio, una via alternativa all’assistenzialismo, per fare della sostenibilità e dell’investimento culturale non un episodio sporadico, riferito al singolo progetto, ma un cambio nel modo di progettare e fruire la cultura. Tuttavia è vero che la sponsorizzazione in senso commerciale non si addice pienamente al rinnovato scenario della cultura e anche a quello della comunicazione di azienda. Infatti guardando alla cultura non solo come occasione di esposizione mediatica, ma come produzione di valori sociali, sia per l’individuo che per la comunità, l’interesse per essa si sposta sul piano degli investimenti sociali che le aziende possono effettuare con la loro responsabilità sociale d’ impresa piuttosto che sul piano meramente pubblicitario e di marketing. In altri termini: una cosa è sponsorizzare la cultura in quanto veicolo di immagine e pubblicità; altra cosa è investire sullo sviluppo della cultura in quanto fattore essenziale del benessere di una comunità e quindi quale componente identificativa del nostro welfare sociale e di comunità. Il futuro dello scambio tra imprese e cultura è in gran parte legato alla capacità di sviluppare in modo comune (tra aziende e istituzioni culturali) progettualità che producano impatti ad alto valore aggiunto oltre a quello pubblicitario. Un valore di immagine e di reputazione dell’azienda, senza dubbio, ma anche un reale e oggettivo valore sociale in termini di coesione sociale, e creazione di opportunità economiche e di lavoro. Serve quindi una progettualità innovativa da parte delle istituzioni che talvolta sono tendenzialmente autoreferenziali nel ideare e programmare le proprie attività. Una progettualità in grado di integrare il punto di vista delle aziende ma soprattutto quello della città tutta e del suo territorio, con progetti artistici come ad esempio nel caso degli eventi musicali, che esprimono stagioni artistiche complete e rassegne concertistiche integrate con la formazione e la didattica musicale, che producano eventi culturali e indotto collegato sui quali può essere misurato efficacemente il valore sociale prodotto e che giustifica il sostegno o l’investimento, qualunque esso sia, che una azienda, una impresa, piccola o grande che sia, può fare in cultura. Per quanto riguarda le aziende, la condizione per fare investimenti in cultura è tornare a riscoprire quel contenuto innovativo della cultura come motore di sviluppo a condizione che le aziende non vedano nella cultura la possibilità di avere ritorni a breve termine e di carattere commerciale e pubblicitario. Questa idea appartiene ad un mondo che oggi non esiste più: oggi lo scenario è quello di un welfare che viene meno e la cultura può e deve essere un fattore di risoluzione della nostra crisi. Per questo chiediamo a tutte le aziende e le attività imprenditoriali del territorio di sostenere L’Associazione “Amici della Musica” FEDELE FENAROLI, perché e indispensabile che Lanciano e il territorio abbiano ancora la capacità di produrre cultura attraverso la storicità e l’attività artistica svolta: ci sono le possibilità per sviluppare progettazioni legate ai corsi e alla concertistica collegata, nell’ambito dell’Estate Musicale Frentana: una gestione moderna e manageriale è indispensabile in tutti i settori del comparto artistico e i risultati lo dimostrano; la cultura è anche un motore insostituibile di sviluppo economico e turistico, una vera e propria forma di investimento, uno strumento capace di aiutare l’economia del territorio, ed è necessario individuare nell’arte, nella musica e nei beni culturali, una risorsa che abbiamo il dovere di preservare, valorizzare e utilizzare al meglio. L’Amministrazione Comunale ha approvato una mozione unanime per il riconoscimento in Regione di questa istituzione come una realtà unica nell’ambito regionale per la formazione orchestrale; L’Associazione “Amici della Musica” si è assunta la responsabilità su richiesta della città e del territorio affinchè questa istituzione con 45 anni di tradizione, sopravviva e continui un'attività didattica e concertistica musicale che ha portato in alto il nome di Lanciano nel mondo.
L'Assemblea dei Soci ha approvato una Raccolta Pubblica di Fondi aperta a tutto il territorio, in una 4 giorni nel Parco delle Arti Musicali TORRI MONTANARE di Lanciano, sede dell’istituzione, durante lo svolgimento della “Notte del Parco” e della Festa Europea della Musica, nei giorni 18 – 19 – 20 – e 21 giugno 2016, con la partecipazione di tutti gli artisti che hanno a cuore questa istituzione e l’attività artistica da essa svolta; a tutte le persone, professionisti, società, associazioni, cittadini, spettatori, anche in relazione agli 11.000 messaggi di vicinanza arrivati da ogni parte del mondo, chiediamo un sostegno economico anche piccolo; di prendersi carico di un impegno per la salvaguardia della cultura, della musica e del lavoro di questa storica istituzione punto di riferimento mondiale della formazione orchestrale a periodi. Alle piccole e grandi imprese del territorio, chiediamo di sostenere con un contributo finanziario, una istituzione che ha caratterizzato e crediamo ancora possa continuare a caratterizzare la formazione musicale di questo paese, di tanti giovani musicisti di ogni parte del mondo, che è nel cuore di questo territorio, di questa città e di tutti coloro che fanno della cultura e della musica, una ragione di lavoro, di piacere, di cuore e di vita.
Omar Crocetti
Presidente Associazione "Amici della Musica" FEDELE FENAROLI - EMF Lanciano